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Agliano Terme è un comune di 1.679 abitanti della provincia di Asti. Sorge a circa 19 km da Asti, situato su di un colle tra le valli Nizza e del Tiglione in una posizione panoramica.
Il suo toponimo, di origine romana, deriva dal gentilizio Allius, e appare per la prima volta nei testi medioevali sin dal 993 come Alljanus, poi come Aglanus.
La sua origine latina è dimostrata da alcuni reperti archeologici ritrovati sul luogo, per esempio la lapide incisa in onore di Antonio Scapula, probabilmente lo
stesso inviato in Britannia verso la metà del I secolo d.C. al fine di sedare un'insurrezione. L'iscrizione fu rinvenuta nelle fondamenta dell'antica Chiesa dei ss. Michele e Bovo.
La notorietà di Agliano ebbe inizio con la terza casata dei signori di Agliano: Bonifacio di Agliano, figlio di Belda e di Guglielmo di Moncucco, sposò la vedova di Manfredo I Lancia che
trasferendosi ad Agliano portò con sé la figlia Bianca avuta dal primo marito. L'imperatore Federico II, colpito dalla splendente bellezza di Bianca, se ne innamorò perdutamente e, nonostante fosse
già ammogliato, ebbe da lei due figli: Costanza e Manfredi di Sicilia, che fu successivamente reggente e Re di Sicilia.
Nel 1531 Agliano passò ai Savoia.
Nel 1629 la popolazione del paese fu decimata dalla peste, mentre a causa degli spagnoli si deve la definitiva distruzione del castello, già assediato dalla famiglia Solaro di Asti nei primi anni del
Trecento, ed in seguito ricostruito grazie alla nobile famiglia astigiana dei Guttuari, a lungo feudataria.
Sui ruderi del castello fu edificata la Chiesa di San Pietro, successivamente demolita nel 1770.
Sulla piazza del paese, da cui si può godere un suggestivo panorama dell'Astesana, sorgono due chiese: per prima si incontra la Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, costruita per sostituire le tre
precedenti intitolate a San Michele, a San Pietro e a San Gaudenzio. Venne successivamente riedificata nel 1657 da tutta la comunità dopo la distruzione del precedente edificio dovuta agli spagnoli.
Al suo interno si possono osservare numerosi altari in marmo policromi, costruiti verso la metà del Settecento, e il pregevole Crocefisso ligneo quattrocentesco.
Poco distante possiamo trovare la Confraternita di San Michele risalente all'epoca barocca, attualmente sconsacrata.
Nella frazione Molizzo, situata a nord vicino al comune di Montegrosso, sorge su una collina circondato da cipressi secolari il Santuario dell'Annunciazione, originariamente sede di monaci
eremiti.
Agliano oggi è rinomata per le sue sorgenti termali, la Fons Salutis e la Fonte San Rocco dalla quale sgorga acqua salso-magnesica alla temperatura di 13,8 °C. Se bevute, le sue acque sono
attualmente efficaci nei casi di malattie infiammatorie dell'apparato digerente, del fegato e delle vie biliari, se inalate solo salutari per i problemi alle prime vie respiratorie.