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Moasca è un comune di 461 abitanti della provincia di Asti, che si estende per 4,13 chilometri quadrati ed ha un'altezza di 260 metri sul livello del mare, situato tra i fiumi Belbo e Nizza a circa 25 chilometri a Sud di Asti.
Il paese, che fa parte della Comunità Collinare tra Langa e Monferrato insieme ai paesi di Canelli, Calosso, Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d'Asti, San Marzano Oliveto e Montegrosso d'Asti, appare appoggiato dolcemente su un colle verdeggiante, dalla sommità vasta e piatta.
Nel centro paese, sorge la chiesa Parrocchiale dedicata a San Pietro; è della fine del Seicento e presenta notevoli motivi di interesse. A sinistra della parrocchiale, della stessa epoca, sorge la pregevole Chiesetta di San Rocco, in cotto, con campanile e portico, sede della confraternita dei Battuti.
Sempre nella parte centrale del castello c'è anche il castello; le parti attualmente presenti sono quanto rimane dell'edificio costruito nel 1351 così come apprendiamo da un'enigmatica scritta posta ancora oggi sulla sommità del portale d'ingresso. La precedente fortificazione (di cui non si conoscono né l'origine né la forma) fu rasa al suolo nel 1308, dopo un lungo e difficile assedio. Al fine di comprendere le vicende che portarono alla distruzione del primitivo castello è doveroso ricordare le sanguinose lotte intestine che turbarono il comune di Asti nel Trecento. Queste ultime si collegavano agli scontri fra Guelfi e Ghibellini. La ricostruzione del nuovo castello, sulle rovine del precedente, avvenne solo nel 1351. Sotto la proprietà dei Secco Suardo l'interno della costruzione medioevale era stato sicuramente abbellito e reso più confortevole. Di particolare interesse era, senza dubbio, la cantina: essa occupava tutta la zona interrata del castello; da quest'ultima si accedeva ancora ai sotterranei cunicoli definiti dallo storico astigiano "assai profondi" adibiti a prigioni. L'attuale amministrazione comunale ha avviato un programma di recupero e valorizzazione della struttura ancora esistente proponendo, dopo aver attuato gli urgenti interventi di restauro conservativo, il recupero della vasta cantina interrata.