Regione Pratovarino 14
14050 Moasca AT
Tel.: 0141 832070
Fax: 0141 832070
e-mail: info@impresalatorre.com
da lunedì a venerdì:
08.30-12.30
14.30-18.30
sabato:
08.30-12.30
Avete delle domande?
Non esistate a passare nella nostra
sede di Moasca o a contattarci
direttamente in mail:
Costigliole d'Asti è un comune di 6.119 abitanti della provincia di Asti, nel Sud del Piemonte. Si estende per circa 35 km2 in Astesana, tra Monferrato e Langhe.
Secondo un'errata interpretazione dei cronisti Guglielmo Ventura ed Antonio Astesano, "Casteglolis" nacque in seguito alla distruzione della località di Loreto ad
opera degli astigiani nel (1255).
Esistono, invece, notizie della località già nell'elenco dei dominii del vescovo di Asti nel 1041. È indubbio che, in seguito alla distruzione di Loreto, la località accrebbe la propria
popolazione.
Durante le guerre civili tra le famiglie astigiane, Costigliole passò più volte in mano ai guelfi Solaro ed ai ghibellini De Castello, fino a che questi ultimi la vendettero alla famiglia Asinari nel
(1315).
Nel 1382, Antonio Asinari, rimanendo unico proprietario della località, fece atto di sottomissione ad Amedeo VI di Savoia, sciogliendosi definitivamente dalla dipendenza del comune di Asti.
Da quel momento in poi Costigliole venne sempre amministrata secondo le leggi sabaude anche quando Asti, perdendo la propria indipendenza, passò prima sotto il dominio visconteo, poi monferrino ed
infine orleanese.
Loreto (Laureti) è una località situata tra Costigliole ed il torrente Tinella, in direzione sud. Il luogo, carico di storia, è sempre stato al centro di racconti leggendari, a testimonianza delle sue antiche origini. Le prime leggendarie attestazioni di Loreto la fanno addirittura risalire ad una delle prime località abitate dai figli di Noè dopo il diluvio universale. Secondo Quintino Sella, Loreto apparteneva già nel 967 alla Marca Aleramica. Dopo la morte di Aleramo i suoi feudi passarono ai discendenti ed il feudo di Loreto, nome probabilmente derivante da una selva di lauri, toccò infine al famosissimo marchese Bonifacio del Vasto, pronipote di Aleramo, che lo lasciò al figlio Oddone. Rimasto questi senza figli, il comitato di Loreto fu diviso fra i nipoti, fra cui in particolare Manfredi Lancia, figlio cadetto del capostipite dei marchesi di Busca. Le dispute durarono fino al 1255, quando, alla morte di Federico II, gli astigiani recuperarono il castello e lo distrussero interamente, trasportandone gli abitanti nella vicina località di Costigliole. Loreto è ora una piccola borgata composta da una quarantina di abitazioni rurali, distribuite attorno alla chiesetta dedicata alla Madonna Lauretana. La distruzione non lasciò traccia alcuna, tranne che due piccole lastre di marmo celeste conservate nella chiesa sulle quali sono scolpiti una croce romana e un monaco benedettino.
Il feudo di Costigliole comprendeva (e in parte ancora comprende) alcuni castelli e luoghi di interesse storico.
Il castello di Burio, posto in località Burio, a pochi chilometri da Costigliole in direzione sud, fa parte del sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.
La Motta o Mota Tanagri, si trova a nord di Costigliole, sulla strada per San Damiano d'Asti. In questa località, tuttora presente, vi era un antico castello (ormai scomparso). La Motta nel
1387divenne feudo dei Lajolo, poi passò agli Ottina, che la vendettero agli Asinari nel 1435.
Bionzo (Villa Blonearum), si trova sulla strada verso Calosso. La zona fu teatro di distruzioni da parte dei milanesi nel 1230. Delle antiche vestigia rimane solamente la chiesa parrocchiale di San
Siro.
Cavorro (Caburro): della località non rimangono che pochi resti; Sulla collina, ora denominata di San Martino a ricordo della chiesa di San Martino de Caburro, citata nelle cronache del XV secolo
come una delle quattro parrocchie di Costigliole. A ricordo di questo, un tempo le abitazioni nella zona sud di Costigliole facevano parte del borgo Cavorro, poi diventato di Villavecchia, e la porta
verso il Tanaro era detta Porta Cavorro.
Lù (Monte Leucio), posto tra Agliano e Montegrosso d'Asti. Il castello, distrutto totalmente nel XVI secolo, era di proprietà degli Asinari di San Marzano. Nel diploma di Arrigo III del1041 è già
presente come Mons Leducii.
- Barbera, il gusto del territorio
- Sagra del raviolo al plin
- Sagra delle sagre (o Festival delle sagre): grande sagra
enogastronomica che si tiene ad Asti
- Palio dei Borghi: tradizionale torneo di calcio a 7 tra i diversi Borghi e Rioni del Comune che si tiene ogni estate.