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Isola d'Asti è un comune italiano di 2.177 abitanti della provincia di Asti, in Piemonte.
Il comune è composto dal capoluogo, denominato Isola Piano, e dalle frazioni di Mongovone, Villa, Repergo, Chiappa, Fiera, Molini.
E’ situata nella parte centrale della provincia, alla destra del fiume Tanaro, nel Monferrato, tra i comuni di Revigliasco d’Asti, Antignano, Costigliole d’Asti, Montegrosso d’Asti, Vigliano d’Asti, Mongardino e Asti. È raggiungibile percorrendo la strada statale n. 456 del Turchino, che ne attraversa il territorio. Il casello autostradale più vicino è quello di Asti Est, distante 11 km, che immette sull’A21 Torino-Brescia. È dotata di stazione ferroviaria propria, posta lungo la linea Asti-Cavallermaggiore. L’aeroporto di Cuneo/Levaldigi è a 64 km; quello di riferimento, situato nel capoluogo regionale, dista 80 km; per le linee intercontinentali dirette, si utilizza il terminale di Milano/Malpensa, a 144 km. Il porto dista 133 km. Inserita in circuiti turistici e commerciali, gravita su Asti per i servizi e le esigenze di ordine burocratico-amministrativo che non possono essere soddisfatte sul posto.
Il toponimo si rifà alla conformazione del territorio che diede i natali ai primi insediamenti. Infatti, la popolazione occupò in origine un piccolo isolotto in mezzo al fiume Tanaro per proteggersi meglio dagli attacchi esterni; solo successivamente, l’intero nucleo abitato si trasferì sulla terra ferma, dando così vita alla “Insula Sancti Petri”. Il primo documento contenente tale nome risale al 1041 dove, in un atto di proprietà, l’imperatore Enrico III concedeva l’intero territorio al vescovo d’Asti. Durante il corso dei secoli, è stata soggetto di numerose invasioni che ne hanno danneggiato visibilmente le costruzioni. Tra le costruzioni più importanti si ricordano quella per opera del marchese di Monferrato, Guglielmo VII, e quelle ad opera di guelfi e ghibellini durante i primi anni del XVI secolo. Del castello cittadino restano, ormai, solo cumuli di macerie mentre la parrocchiale di San Pietro, di origine cinquecentesca (1559), è stata completamente ricostruita durante la seconda metà dell’ Ottocento. Attualmente funge da torre campanaria per la parrocchiale quella che un tempo era la torre civica. Sparse per tutto il territorio circostante, si possono ammirare numerosissime chiese, dell’ultimo secolo, che furono costruite per far fronte alle esigenze di tutte le località del capoluogo.