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Mombercelli (AT)

Vista aerea

Dove

Mombercelli è un comune italiano di 2.401 abitanti della provincia di Asti, in Piemonte.

Si adagia sulla dolce collina del Valtiglione a sud di Asti, in una zona famosa per i suoi vigneti, e che alimenta un importante produzione vinicola.
Si divide essenzialmente in 3 zone: Il Pontetto, la Piana e la piazza, ma il territorio collinare si allarga anche nelle case sparse di frazioni Costarossa, Roeto, Bronzino, etc. Il paese è collegato solo da strade provinciali, a ovest con l'adiacente Montegrosso d'Asti, a nord con i territori del Parco naturale di Rocchetta Tanaro, a sud si collega con Castelnuovo Calcea e più a sud-est con la più famosa cittadina di Nizza Monferrato. Il motto del paese, Hospes veniat, fugiat hostis (l'ospite venga, l'ostile fugga), propone benvenuto e accoglienza a chi sa apprezzare questo scorcio di collina.

Storia

Mombercelli nacque nel X secolo, molto probabilmente come borgo fortificato longobardo, insieme alle vicine terre di Malamorte (l'attuale Belveglio) e Vigliano d'Asti. Documenti più certi lo danno sicuramente nel 1125 come parte di un feudo Imperiale che comprendeva principalmente i territori di Rocca d'Arazzo, Rocchetta Tanaro,Vinchio, Castelnuovo Calcea, ecc. sotto il dominio di Loreto d'Asti, località presso l'attuale Costigliole d'Asti.

Il suo nome ha diverse ipotesi, quella del mons bergerum, nome latino dato al rilievo collinare, oppure dal piemontese mont birchà, indicante le betulle del luogo, ma molto più probabilmente dal longobardo mombirsàn, cioè luogo di caccia.

Nel 1160, i signori di Asti strinsero degli accordi col Marchesato del Monferrato per un'alleanza militare al fine di edificare una propria torre nel recinto fortificato di Mombercelli, al confine dei territori, cioè l'attuale castello, oggi in disuso.
In quel periodo vi furono scontri tra le famiglie guelfe e ghibelline, a più riprese, con saccheggi e delimitazioni dei territori astigiani in cui vennero coinvolte le casate del Marchesato di Manfredo di Lanerio - De Canelio (da cui deriva l'attuale Canelli), fino al marchesato di Finale e Cortemilia e Boverio, per concludersi alla cessione, intorno al 1305, del territorio mombercellese a tal Martino Alfieri, del ramo di casata omonima e tesoriere di corte di Amedeo V di Savoia come ricompensa dei suoi servigi.
Qualche decennio dopo, nel 1342, Mombercelli passò in possesso a Galeazzo II Visconti, già co-signore di Milano; il borgo restò sotto il Ducato di Milano per quasi quattro secoli, sino all'inizio del Settecento. In questo periodo Mombercelli fu affidata alla casata milanese dei Maggiolini e Scarampi, che abitarono il castello fino alSeicento, insieme alla nobile famiglia dei Bellone, ma anche agli Asinari marchesi di Bernezzo.
La presenza del maniero fortificato fu, all'epoca, un costante problema per i mombercellesi, costretti a veder transitare continuamente truppe militari, banditi, sbandati e viandanti vari. Durante la guerra tra Cristina di Francia ed i cognati Principi Tommaso e Maurizio, Mombercelli fu quindi occupata dai francesi fino al 1650, per passare poi agli spagnoli. Dopo la Guerra di successione spagnola, per cessione dell'Austria, Mombercelli passò a Vittorio Amedeo II di casa Savoia e divenne ufficialmente parte del Regno di Sardegna nel 1736, per poi annettersi all'Unità d'Italia.

In evidenza

MUSarMO: museo civico d'arte moderna e contemporanea.

Museo storico della vite e del vino.

Eventi

- Gir@idee - Scuole in mostra: ultima domenica di maggio

 

- Festeggiamenti patronali alla Piana: terza domenica di luglio

 

- Processione dell'Assunta: i festeggiamenti hanno inizio la sera del 14 agosto nel prato antistante il Santuario della Madonna di Fontanabuona, dove ha luogo il tradizionale concerto. Il pomeriggio del 15 si tiene la solenne messa concelebrata davanti al Santuario, con i sacerdoti e i fedeli provenienti da tutti i paesi della Val Tiglione. Segue la grande processione nei prati con la Banda Musicale di Mombercelli, durante la quale i giovani di Leva dell'anno portano la statua lignea della Madonna Assunta.

 

- Festeggiamenti patronali in Piazza: ultima domenica di agosto

 

- Giornata del Tartufo: terza domenica di ottobre

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